Ciao a tutti! E' passato
almeno un mese dall'ultimo post. Ora terminate le vacanze e di ritorno tutti
alla nostra routine quotidiana, vorrei suggerire un libro particolare che esce
dai soliti schemi, un libro "psichedelico", che potrebbe sembrare di
difficile lettura, ma se ci si lascia andare e lo si legge senza pregiudizi non
si può fare altro che amarlo: "Il mio nome è Emily, come Emily
Dickinson", di Angela Botta.
Una donna è rinchiusa da
quando è nata in una stanza, nessuno l’ha mai toccata, nessuno l’ha mai vista
tranne le presenze che la vengono a trovare durante i suoi sogni, “forse per
questo era così bella, perché non aveva mai vissuto”. Coloro che l’hanno
creata, l’hanno privata delle sue ali, “errore genetico di chi l’aveva
progettata o semplicemente una risposta della vita alle torture del suo stato
futuro”?
Prigioniera
in una stanza che raccoglie solo l’eco delle sue sofferenze e le restituisce
immagini terrificanti e allucinazioni di personaggi morbosi e inquietanti,
giocattolo dei Creatori che la mantengono in vita solo come fabbricante di
storie per il mondo di là fuori, sente di star perdendo la ragione e decide di
morire nella sua solitudine, conscia che nessuno la ricorderà mai.
Un
giorno però la sua vita subisce un cambiamento: si materializza davanti a lei,
proveniente da chissà dove, un bambino su una mongolfiera, con la voce profonda
e saggia da uomo e la porta via con sé, alla scoperta del mondo di là fuori e
alla ricerca dei Creatori.
Sarà
per lei un’esperienza iniziatica illuminante e dolorosa che la porterà a
ricevere rivelazioni sconcertanti su se stessa e sul mondo.
Questo
è un libro non per tutti, da leggere e rileggere più volte per comprenderlo e
goderlo appieno.
La
scrittura poetica e soave non risulta mai autocelebrativa ma molto godibile,
capace con la sua “musicalità” di ipnotizzare il lettore e catapultarlo in un
mondo pieno di simbolismi , interpretabili secondo l’influenza che ciascuna
parola può avere sul suo inconscio.
Note
biografiche dell'autrice(dal link:ilmiolibro.it):
Angela
Botta nasce a Roma nel 1962, ha studiato pittura all’Accademia di Belle Arti di
Roma, e canto jazz presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio. La poesia,
la musica, la pittura e la scrittura hanno sempre fatto parte di lei,
fondendosi in un’espressione globale del suo mondo interiore che non pone
barriere tra linguaggi e stili. La sua speranza è che l’arte possa incidere
come la lama di un chirurgo il tessuto sociale, per estirpare, o almeno
scalfirne, la parte malata. Ed esprimere infine, quello che da sempre è la
bellezza nascosta, ma anche la parte “nera”, di ogni essere umano.
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