Oggi
vi presento un libro di un genere che non sono solita leggere, un fantasy, che
nonostante tutto, ha destato la mia attenzione: “Huntermoon – L’inganno di Ogmareth” di Pablo Ayo, scrittore e
giornalista, esperto di vita extraterrestre e ufologia.
In
questo romanzo che in realtà è a metà tra il fantasy e la fantascienza, l’autore
mette a frutto anni di studio nell’ambito extraterrestre e biblico.
La
storia si incentra sul divario tra gli Dei Alasheers e gli Elfi Oscuri che in un
lontano passato, sul loro pianeta di origine, si sono fatti guerra fino quasi ad
estinguersi ma la vittoria degli Alasheers è riuscita a porre fine alla
carneficina.
“In un mondo lontano chiamato Shandar
esistono 12 regni: nove sono situati nelle terre occidentali, dette Lande di
Kennar, mentre ad oriente si ergono i tre regni di Vizreem. Gli occidentali
dalla pelle bianca sono i discendenti degli Dei nordici Alasheers, mentre gli
orientali dalla pelle scura si vantano di essere stati generati dagli Dei
orientali Elvensheers, gli Elfi Oscuri. Gli Dei non sono vaghe creature
mitologiche, esistono realmente e vivono sulla luna di Shandar, un satellite
naturale dotato di atmosfera e vegetazione.
Gli Alasheers sono in realtà degli extraterrestri,
esseri immortali provenienti da un pianeta morente. Per sopravvivere in eterno essi hanno imparato a nutrirsi dell’energia
emessa dai mortali, quando li pregano e venerano. Anche gli Elvensheers si
nutrono dell’energia umana, ma di un altro genere: quella collegata alla paura e
ai desideri più oscuri. L’odio tra le due razze divine fu ereditato dai loro
discendenti umani, occidentali e orientali, kenreen e vizerath, in perpetuo conflitto.”
Ecco
l’incipit che lancia il lettore direttamente in questo mondo, riportandolo a
rimembranze passate.
I
principali protagonisti sono quindi i due schieramenti di Dei, Alasheers ed Elvensheers,
bellissimi e terribili nella loro potenza, di cui i comuni mortali risultano
essere per lo più degli schiavi ma per certi versi legati vicendevolmente da un
laccio più forte di qualsiasi legame di sangue.
La
storia inizia con gli umani abbandonati a loro stessi, perché gli Dei Alasheers
sono entrati nei loro 100 anni di sonno e le “Lande di Kennar” non possono
essere più protette dai troll e gli orchi che le infestano.
Le
armate di Re Albion, mandate in Oriente per soffocare la ribellione dei
Vizerath fa fatica a reprimere la loro forza. Tra i crociati troviamo Gabriel
Huntermoon, che intende anche scoprire come mai il suo valoroso padre sia
scomparso, oltre a cercare di evitare l’accusa infamante di alto tradimento, ignaro
di essere al centro di un complesso
intrigo ordito dal Re.
Nel
suo viaggio incontrerà Yasshira, una ragazza orientale dai poteri straordinari
con la quale condivide un forte legame telepatico.
Nello
svolgersi del romanzo, conosceremo altri misteriosi personaggi: Valisha
Venmaliatus, figlia illegittima del conte Oren, che, maltrattata dal
padre e dalla matrigna, cresce nel rancore e desidera le arti oscure delle sue
antenate sacerdotesse; Rhiannon, una giovane apprendista maga che scopre con
sconcerto di avere il potere di generare le fiamme e riuscire a dominarle e il
suo maestro e saggio Hammerkunin la aiuterà nell’importante percorso di
crescita.
Gli
Dei ora reincarnati sotto forma umana, vedono ritornare i loro ricordi sotto forma
di sogni insieme alla scoperta di un sentimento a loro sconosciuto: l’Amore.
Nonostante
non sia un genere che sono abituata a leggere, questo romanzo ha subito
catturato il mio interesse e attenzione e grazie ad uno stile scorrevole e
ricco di dettagli sui personaggi, mi sono trovata catapultata in un’affascinante
e misteriosa ambientazione medievale.
I
dialoghi sono maneggiati con grande cura dall’autore e le scene di guerra sono descritte
nei minimi dettagli, tali da sembrare di essere all’interno della battaglia.
Chi
è amante di storie ben raccontate, non solo del fantasy o di narrazioni di
extraterrestri, non potrà perdersi la lettura di questo romanzo molto
interessante.
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