Ciao a tutti, eccomi qui per presentarvi la seconda parte di una
saga che vi ho fatto conoscere un pò di tempo fa: “Huntermoon – La profezia dei Vizerath” di Pablo Ayo.
Nel primo libro, “Huntermoon – L’inganno di
Ogmareth” abbiamo fatto conoscenza con i personaggi principali, ora a
questi ultimi si aggiungono altre figure speciali e importanti per la storia.
In questa parte del romanzo, ritroviamo Gabriel
sempre più deciso a scoprire come mai suo padre sia morto e lui sia stato
accusato di alto tradimento da Re Albion; nel proseguio della storia, man mano
che Gabriel diventerà più confidente del potere insito dentro di sè e dovrà
barcamenarsi tra i diversi agguati dei Vizerath una volta giunto in Oriente, si
faranno più rade le nebbie dell’intrigo fino ad uno sconvolgente episodio
finale che lascio al lettore per non togliere nulla alla forza immaginifica
trasmessa dalla maestria dell’autore.
Anche il suo Comandante Kalahad Harteneis rischia di
rimanere invischiato in macchinazioni perverse ordite ai suoi danni da elementi
all’interno del suo stesso gruppo di uomini ma ancora di più si lascia
ammaliare dalla principessa dei Vizerath Aranya, che il popolo acclama come la
“Fanciulla Pura” delle profezie, che lo salverà dall’Oloorna Karsha, un periodo
di terrore in cui gli esseri umani sono ormai in balia di Orchi, Troll e Demoni
non potendo più essere protetti dagli Dei.
Rivediamo e ci vengono presentati durante la storia, figure femminili che scoprono dentro di sè immensi poteri che potrebbero
segnare anche la loro condanna a morte come streghe se solo venissero scoperte.
Ma tutti i personaggi principali hanno in comune il
sentire affiorare a poco a poco dal lontano oblio della coscienza, ricordi
fumosi ma molto evocativi di una vita passata come Dei Alasheers, che devono
ogni cento anni abbandonarsi ad un sonno che li fa reincarnare in esseri umani
per provare sentimenti a loro preclusi: l’Amore e la Compassione.
Inframmezzati alle vicende degli umani, viene
raccontata anche il dramma degli Dei che devono affrontare un pericolo mortale,
“la caduta del cielo”.
In questa seconda parte, Pablo Ayo riesce con una
sorprendente bravura a catapultare il lettore nella storia; adesso le
descrizioni dei personaggi e delle battaglie sono dettagliate ancora con più
efficacia ed unita ad un’analisi psicologica di tutti i protagonisti
principali, si riesce maggiormente ad entrare in sintonia con le vicende che
gli accadono e i loro sentimenti.
Non posso che consigliare la lettura anche di questa
parte, mentre rimango in attesa di una mia auspicata terza parte.
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