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domenica 15 agosto 2021

 



Ciao a tutti, eccomi qui per presentarvi la seconda parte di una saga che vi ho fatto conoscere un pò di tempo fa: “Huntermoon – La profezia dei Vizerath” di Pablo Ayo.

Nel primo libro, “Huntermoon – L’inganno di Ogmareth” abbiamo fatto conoscenza con i personaggi principali, ora a questi ultimi si aggiungono altre figure speciali e importanti per la storia.

 In questa parte del romanzo, ritroviamo Gabriel sempre più deciso a scoprire come mai suo padre sia morto e lui sia stato accusato di alto tradimento da Re Albion; nel proseguio della storia, man mano che Gabriel diventerà più confidente del potere insito dentro di sè e dovrà barcamenarsi tra i diversi agguati dei Vizerath una volta giunto in Oriente, si faranno più rade le nebbie dell’intrigo fino ad uno sconvolgente episodio finale che lascio al lettore per non togliere nulla alla forza immaginifica trasmessa dalla maestria dell’autore.

Anche il suo Comandante Kalahad Harteneis rischia di rimanere invischiato in macchinazioni perverse ordite ai suoi danni da elementi all’interno del suo stesso gruppo di uomini ma ancora di più si lascia ammaliare dalla principessa dei Vizerath Aranya, che il popolo acclama come la “Fanciulla Pura” delle profezie, che lo salverà dall’Oloorna Karsha, un periodo di terrore in cui gli esseri umani sono ormai in balia di Orchi, Troll e Demoni non potendo più essere protetti dagli Dei.

Rivediamo e ci vengono presentati durante la storia, figure femminili che scoprono dentro di sè immensi poteri che potrebbero segnare anche la loro condanna a morte come streghe se solo venissero scoperte.

Ma tutti i personaggi principali hanno in comune il sentire affiorare a poco a poco dal lontano oblio della coscienza, ricordi fumosi ma molto evocativi di una vita passata come Dei Alasheers, che devono ogni cento anni abbandonarsi ad un sonno che li fa reincarnare in esseri umani per provare sentimenti a loro preclusi: l’Amore e la  Compassione.

Inframmezzati alle vicende degli umani, viene raccontata anche il dramma degli Dei che devono affrontare un pericolo mortale, “la caduta del cielo”.

In questa seconda parte, Pablo Ayo riesce con una sorprendente bravura a catapultare il lettore nella storia; adesso le descrizioni dei personaggi e delle battaglie sono dettagliate ancora con più efficacia ed unita ad un’analisi psicologica di tutti i protagonisti principali, si riesce maggiormente ad entrare in sintonia con le vicende che gli accadono e i loro sentimenti.

Non posso che consigliare la lettura anche di questa parte, mentre  rimango in attesa di una mia auspicata terza parte.

 

 

 

 

 

 

 


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