Ciao a tutti!
Oggi vorrei presentare un romanzo di una scrittrice emergente che mi ha colpito per la profondità di uno stile dolce e delicato che riesce ad insinuarsi nell’animo del lettore: “La metà di credere” di Sabrina Calzia.
Oggi vorrei presentare un romanzo di una scrittrice emergente che mi ha colpito per la profondità di uno stile dolce e delicato che riesce ad insinuarsi nell’animo del lettore: “La metà di credere” di Sabrina Calzia.
“Non ci sono Storie
buone e Storie cattive. Ci sono soltanto Storie, e poi ci sono i momenti.
Storie da rivelare. Momenti per raccontarle”. Ecco l’incipit di questa
storia, che ha deciso di farsi raccontare.
Perseo
è un uomo che vive di ricordi che apre e chiude continuamente come scatole.
Ormai da quando Priscilla, l'amore della sua vita, lo ha lasciato, la
solitudine è l'unica sua compagna, "[...]così
discreta e silenziosa. Ti lusinga e ti insidia lentamente, ti entra dentro e tu
nemmeno te ne accorgi.[...]".
Quando
però se ne accorge, nasce la disperazione; ma sarà grazie ad essa che
permetterà a ricordi troppo a lungo sigillati nelle loro scatole, di guidarlo
verso la parte vera di sè stesso, la sua anima.
E' una
storia che ti entra fin nelle viscere con uno stile ipnoticamente intimo, e
diventa parte di te, perchè rappresenta il percorso che ognuno di noi dovrebbe
fare alla riscoperta della nostra Essenza, che, messa molto spesso in un
cantuccio, timidamente, è sempre lì, desiderosa di farsi notare e di tenderci
il suo filo invisibile come la Priscilla di Perseo.
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