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sabato 27 febbraio 2016



Ciao a tutti! Eccomi di nuovo oggi con un secondo post! Qui vi voglio presentare un libro unico nel suo stile: "Minoica".
“Appoggiata a questa finestra, riesco a vedere, lontana, una nave. So che torna da Atene, che è carica di prigionieri, e che arriverà qua, al porto, a breve”. Ecco dall’incipit, apparirci subito Arianna, con la sua aria annoiata ad osservare ciò che succede fuori dal suo palazzo.

Minoica” è una rivisitazione del famoso mito greco di Arianna e Teseo, una rivisitazione originale sia per la voce narrante scelta (Arianna stessa) sia per come si dipana la storia fino ad un finale che ho trovato imprevedibile e spiazzante ( è stato come un pugno nello stomaco e sono riuscita a digerirlo solo dopo diversi giorni) ma forse proprio queste erano le intenzioni dell’autore.

Tutta la storia è pervasa da un senso di insofferenza e soffocamento di un’adolescente che scopre in un attimo, la passione amorosa che fino al momento in cui incrocia lo sguardo di Teseo non aveva minimamente pensato che potesse esistere e fosse capace di provare. Con immagini forti, che danno l’idea del tormento fisico e psicologico della protagonista viviamo insieme a lei, il desiderio di sfuggire ad un luogo opprimente, e da un padre padrone .

Arianna ogni tanto pensa con disprezzo alla madre degenere, nella quale non può trovare alcun conforto ma allo stesso tempo con struggimento al fratello deforme rinchiuso nel labirinto, e il suo odio verso il padre non fa che aumentare al pensiero che anche lei sia in fondo sua prigioniera.
La caratterizzazione del personaggio di Arianna trovo che sia molto riuscita e le sue parole rendono perfettamente l’idea del suo desiderio di sfuggire ad un destino che lei non può scegliere.
Questo è un romanzo impegnativo, lo stile usato, pieno di metafore e di immagini fisiche molto eloquenti che si ripetono in una maniera quasi ossessiva potrebbe non piacere a tutti, ma non è scritto sicuramente per una lettura superficiale e veloce e personalmente ho trovato molto gradevole l’immergermi in esso e rileggere alcuni passaggi quando si facevano un po’ più articolati. Consigliato per chi non vuole dedicarsi a letture banali e scontate.
Alla prossima!

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