venerdì 25 dicembre 2015




Ciao a tutti!

Oggi dopo una grande abbuffata eccomi qui a proporvi un saggio molto interessante su un argomento affascinante: "Lo scienziato e l'infinito".

L'infinito: terrorizzante nella sua vastità senza fine per alcuni, di un fascino ipnotico ed esaltante per altri. In questo saggio l'autore ripercorre il concetto di infinito partendo dai Greci con la loro paura irrazionale e terrificante fino al rifiuto, soffermandosi poi su uomini come Giordano Bruno e George Cantor che invece lo avevano studiato appassionatamente per dargli una sua realtà e che hanno pagato l'uno con la vita, l'altro con la progressiva follia il loro coraggio. Trinh Xuan Thuan dà un' occhiata anche all'infinito nell'arte e nella letteratura descrivendo geni come Escher e Borges e l'arte islamica con la sua peculiare espressione del senso di infinito. Infine viene analizzato l'infinito nella cosmologia che con le sue affascinanti elucubrazioni non può non porre problemi che sfociano nel campo della filosofia, sociologia e teologia. Il tutto è descritto in maniera estremamente scorrevole e accattivante persino per chi è a digiuno di concetti scientifici e matematici. Un viaggio stupendo che ripercorrerei volentieri altre innumerevoli volte. "L'infinito assume sembianze molteplici e diverse. Sta a ognuno di noi scegliere quella che preferisce. Come ha osservato giustamente George Cantor “Per quanto la natura umana sia limitata – e lo è davvero – essa ha moltissimi punti di contatto con l’infinito”.

Buon Natale!

domenica 20 dicembre 2015






Ciao a tutti!
Oggi vi propongo un libro che ho trovato molto tenero: "Voglio vivere una volta sola".
”Mi chiamo Violette, non sono mai nata, ma desiderata da tutti.”
Voglio vivere una volta sola” è la storia delicata di una bambina mai venuta al mondo eppure viva nei desideri dei membri della sua famiglia: mamma, papà e i due fratelli Jean e Augustin.
Vive e cresce insieme a loro, carpisce i segreti dei loro cuori e li conforta quando sono tristi.
Come un angelo custode veglia su di loro con tutta la freschezza e la giovialità di una bambina reale.
La storia ha come voce narrante proprio la bambina ed è soprattutto questo punto di vista inconsueto a regalarle un suo particolare fascino unito alla piacevolezza di uno stile semplice e lineare tipico dei bambini.
”Smetterò di esistere quando l’ultimo di loro smetterà di pensarmi.
Quando si saranno definitivamente dimenticati di me, io non ci sarò più. Credo che andrà così.
Me lo sono detto sempre, ma quel momento è lontano. E chi lo dice che quando uno non c’è più smette di pensarti? Chi lo dice?”
Alla prossima!
 

domenica 13 dicembre 2015



Ciao a tutti! Oggi vi parlo non di un romanzo ma di un saggio molto interessante e per niente "mattone": "Una coscienza. Confessioni di uno scienziato romantico".
Questo libro non è solo un saggio su cosa sia la coscienza, è anche un “memoir” dell’autore perché ”Il sottoscritto non è solamente un fisico e un biologo calcolatore, ma è anche un essere umano, che solo da qualche anno cerca di dare un senso alla propria vita.” 
Christof Koch ha collaborato per tanti anni insieme a Francis Crick, che ricorda nel libro con profondo affetto e nostalgia, per studiare e svelare questo grande enigma che è la coscienza: perché abbiamo la sensazione delle nostre esperienze? Che utilità ha la coscienza nell’evoluzione dell’uomo?Il libero arbitrio cos’è? Che rapporto c’è tra mente e cervello? E l’inconscio come impatta le nostre vite?
Sono tutte domande su cui l’autore rifletterà nei vari capitoli descrivendo esperimenti e studi condotti sull’uomo e sugli animali ed ogni tanto soffermandosi pensosamente, come un amico che vuole confidarsi, su alcune vicende della propria vita rilette alla luce delle sue ricerche.
” Ho provato sulla mia pelle ciò che lo scrittore Haruki Murakami descrive in un’intervista sorprendente: Dentro di noi ci sono delle stanze, molte delle quali ancora non le abbiamo visitate. Stanze dimenticate. E capita ogni tanto che scopriamo un passaggio. Troviamo oggetti strani… vecchi fonografi, fotografie, libri… di nostra proprietà, eppure li scopriamo per la prima volta.
Alla prossima!
 

giovedì 10 dicembre 2015

La città dei libri



                         





Portland, una città di all’incirca 500.000 abitanti negli Stati Uniti, in Oregon, si può definire sicuramente il “Paradiso dei lettori".
Cosa avrà mai di così speciale e appetibile? La Powell’s Bookshop, la più grande catena di librerie indipendenti al mondo. Vi pare poco una libreria di quattro piani grande quanto un intero isolato? Al suo interno è dotata di una segnaletica ad hoc e di mappe  offerte ai 10.000 visitatori giornalieri per evitare di perdersi.  Vi lavorano 200 dipendenti e con i suoi quattro piani offre un milione di titoli. Il suo successo è dovuto non solo alla passione per la lettura dei suoi abitanti ma anche ad una trovata  molto intelligente: ogni settimana vengono acquistati 35.000 libri usati e la copia a basso costo viene posta accanto al libro nuovo lasciando piena libertà al cliente su quale delle due desidera acquistare.
L’idea ha avuto così tanto successo, che i responsabili hanno deciso di aprire diverse succursali specializzate, tra le quali una interamente dedicata ai libri di ricette.


Ecco qui sotto il video di una "passeggiata" nella libreria. 






Buon divertimento e alla prossima con una recensione o altre allettanti notizie!

domenica 6 dicembre 2015




Ciao a tutti! Oggi vi presento un libro molto bello e toccante “Ciò che inferno non è” di Alessandro d’Avenia.
E’ l’estate del 1993. La scuola è finita e Federico un ragazzo di diciassette anni della “Palermo bene”, sta finalmente pensando con sollievo alla vacanza-studio che i suoi genitori gli stanno organizzando per l’ Inghilterra. Un giorno incontra il suo professore di religione, don Pino Puglisi, che lo invita a dargli una mano con i bambini dell’oratorio prima della sua partenza.
Entra all’inizio timoroso e prevenuto nel famigerato quartiere Brancaccio. Senza rendersene conto, però, imparerà man mano a saggiare il “cuore” dei bambini , a guardare oltre i loro modi rudi. Metterà in discussione tutte le certezze che lo avevano sostenuto fino ad allora fino a rinunciare alla vacanza in Inghilterra e a dedicarsi con sempre maggiore passione alla nuova esperienza, contravvenendo alle regole dei genitori e anche di alcuni individui del quartiere che non vedono di buon occhio la sua presenza e l’aiuto che sta dando a don Pino.
Conoscerà anche l’amore e per amore metterà a repentaglio la sua vita che sente di appartenere a quei bambini feriti nella loro infanzia e a don Pino Puglisi che sarà per lui un esempio di rettitudine e sacrificio fatto con amore.
In questo libro Alessandro D’Avenia fa trapelare un amore assoluto verso la sua città ma soprattutto un affetto e delicatezza unici verso la figura di don Pino Puglisi, il cui sorriso nemmeno nel momento della morte sono riusciti a spegnere.
”Chi amava questo quartiere e questa città come don Pino? Non aveva perimetro il suo cuore, abbracciava ogni persona che aveva incontrato e trasformato.[…] Togli l’amore e avrai l’inferno, mi dicevi, don Pino. Metti l’amore e avrai ciò che inferno non è.”