domenica 6 dicembre 2015




Ciao a tutti! Oggi vi presento un libro molto bello e toccante “Ciò che inferno non è” di Alessandro d’Avenia.
E’ l’estate del 1993. La scuola è finita e Federico un ragazzo di diciassette anni della “Palermo bene”, sta finalmente pensando con sollievo alla vacanza-studio che i suoi genitori gli stanno organizzando per l’ Inghilterra. Un giorno incontra il suo professore di religione, don Pino Puglisi, che lo invita a dargli una mano con i bambini dell’oratorio prima della sua partenza.
Entra all’inizio timoroso e prevenuto nel famigerato quartiere Brancaccio. Senza rendersene conto, però, imparerà man mano a saggiare il “cuore” dei bambini , a guardare oltre i loro modi rudi. Metterà in discussione tutte le certezze che lo avevano sostenuto fino ad allora fino a rinunciare alla vacanza in Inghilterra e a dedicarsi con sempre maggiore passione alla nuova esperienza, contravvenendo alle regole dei genitori e anche di alcuni individui del quartiere che non vedono di buon occhio la sua presenza e l’aiuto che sta dando a don Pino.
Conoscerà anche l’amore e per amore metterà a repentaglio la sua vita che sente di appartenere a quei bambini feriti nella loro infanzia e a don Pino Puglisi che sarà per lui un esempio di rettitudine e sacrificio fatto con amore.
In questo libro Alessandro D’Avenia fa trapelare un amore assoluto verso la sua città ma soprattutto un affetto e delicatezza unici verso la figura di don Pino Puglisi, il cui sorriso nemmeno nel momento della morte sono riusciti a spegnere.
”Chi amava questo quartiere e questa città come don Pino? Non aveva perimetro il suo cuore, abbracciava ogni persona che aveva incontrato e trasformato.[…] Togli l’amore e avrai l’inferno, mi dicevi, don Pino. Metti l’amore e avrai ciò che inferno non è.”
 
 

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