sabato 27 febbraio 2016

Ciao a tutti! Oggi vi presento un libro ambientato  in una terra martoriata dalla guerra, la Siria. E' un libro che sicuramente non vi lascerà indifferenti!
Senza  Patria- Storia di un Armeno ad Aleppo”, mai titolo è sembrato più efficace: in esso è racchiusa il succo della vita di un uomo che si è sempre sentito “ospite”, mai parte di un luogo dove comunque ha visto la luce.
Il libro narra  i primi vent’anni dell’autore, discendente di immigrati armeni sfuggiti al genocidio perpetrato dai turchi nel 1915. La struttura non è organizzata come un flusso continuo, bensì come una serie di aneddoti autobiografici (a ciascuno di essi è dedicato un capitolo) che tornano in mente allo scrittore e nostalgicamente li riporta su carta affinchè non cadano nell’oblio.
Il lettore ripercorre insieme a Cesar Balaban le strade della sua infanzia, vive le sfide di una convivenza con una cultura a maggioranza araba e musulmana, si intenerisce nell’episodio del racconto del suo primo vero amore da bambino, sebbene sia durato solo qualche minuto,  si lascia incuriosire dalla sua famiglia e le sue leggende, lo segue nei suoi studi e si commuove nelle ultime pagine, quando parte  per una nuova avventura verso un ‘altra nazione, l’Italia.
Com’era angosciante vedere mia madre che reprimeva il pianto. Ero finalmente e serenamente solo, osservavo il paesaggio brullo dal finestrino dell’auto: l’orizzonte era visibile tutt’attorno; Aleppo era già scomparsa dietro di noi.[…] Quanti ricordi dell’infanzia, del deserto con mio padre: già dopo un’ora dalla partenza sentivo nascere in me il sentimento dolce-amaro della nostalgia”.
In tutta la narrazione aleggia, il disagio della non appartenenza,  la necessità di vivere la propria cultura con discrezione e dignità per non disturbare il “padrone di casa”: in certi casi questo sentimento è reso palese dagli avvenimenti che racconta, in altri traspare semplicemente dallo stile, scorrevole e pacato,  come se  una sorta di timidezza e riservatezza emergessero anche nell’intimità della scrittura.
 Questo libro fa riflettere sul concetto di identità, sulla ricerca di una propria dimensione in un contesto estraneo senza annullarsi , andare fieri delle proprie differenze culturali ma senza cadere in pericolosi fanatismi. In fondo questa è una ricerca che appartiene a tutti e l’autore ci dà lo spunto  per intraprenderla, sta a noi perciò voler cogliere o meno ciò che è riuscito a smuoverci dentro. 
Alla prossima!

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