Oggi
voglio presentare il romanzo di una scrittrice emergente, Bea Castelli con il
suo “Felicitè. I tumulti dell’essere”.
Di
solito non sono avvezza a leggere libri “Romance Fiction Sexy” ma nonostante
non sia il mio genere preferito, ho trovato questa storia interessante.
Il
romanzo si apre con Bilitis, la protagonista, in attesa all’aeroporto di Parigi
del volo per le Seychelles per trascorrere un mese da sola e in pieno relax , lontano dai pensieri negativi
che ogni tanto la colgono, mentre il suo fidanzato Alain rimarrà ad attenderla pazientemente
a Parigi.
Bilitis,
nonostante sia abituata ai continui spostamenti per il suo lavoro di
archeologa, sente che questa vacanza è necessaria per conoscere meglio se
stessa e venire a patti con il proprio passato.
Proveniente da una famiglia estremamente religiosa, e in particolare succube di una madre che considera l’altro
sesso con diffidenza e disprezzo, Bilitis deve fare i conti con le proprie contraddizioni e
pulsioni anche distruttrici, che affiorano troppo spesso e intensamente.
La
vacanza farà da propulsore ad enormi cambiamenti nella sua vita che si
estenderanno anche fin oltre la sua permanenza sull’isola. Inizierà per Bilitis un percorso altalenante tra momenti
di estrema passione e di estrema sofferenza interiore che la farà giungere ad
una piena conoscenza di se stessa e soprattutto le permetterà di far pace con
la parte di se stessa succube di inibizioni moralistiche.
Come
avverte la prefazione, questo romanzo non è certamente un soufflè, ed alcuni
potrebbero trovare disturbanti certe situazioni e certi dialoghi perché i
pregiudizi in ambito sessuale sono i più difficili da estirpare; però lo stile
scorrevole non lo rende sicuramente noioso ed è facile divorarlo in pochissimo
tempo. Questo è un libro soprattutto per chi è curioso di esplorare anche solo
leggendo le sue pagine, ambiti più disinibiti della propria personalità e
sicuramente non lascerà indifferente nessuno tra coloro che si avventureranno
nella sua lettura.