domenica 9 maggio 2021

 


Oggi vi presento un libro di un genere che non sono solita leggere, un fantasy, che nonostante tutto, ha destato la mia attenzione: “Huntermoon – L’inganno di Ogmareth” di Pablo Ayo, scrittore e giornalista, esperto di vita extraterrestre e ufologia.

In questo romanzo che in realtà è a metà tra il fantasy e la fantascienza, l’autore mette a frutto anni di studio nell’ambito extraterrestre e biblico.

La storia si incentra sul divario tra gli Dei Alasheers e gli Elfi Oscuri che in un lontano passato, sul loro pianeta di origine, si sono fatti guerra fino quasi ad estinguersi ma la vittoria degli Alasheers è riuscita a porre fine alla carneficina.

In un mondo lontano chiamato Shandar esistono 12 regni: nove sono situati nelle terre occidentali, dette Lande di Kennar, mentre ad oriente si ergono i tre regni di Vizreem. Gli occidentali dalla pelle bianca sono i discendenti degli Dei nordici Alasheers, mentre gli orientali dalla pelle scura si vantano di essere stati generati dagli Dei orientali Elvensheers, gli Elfi Oscuri. Gli Dei non sono vaghe creature mitologiche, esistono realmente e vivono sulla luna di Shandar, un satellite naturale dotato di atmosfera e vegetazione.

Gli Alasheers sono in realtà degli extraterrestri, esseri immortali provenienti da un pianeta morente. Per sopravvivere  in eterno essi hanno imparato a nutrirsi dell’energia emessa dai mortali, quando li pregano e venerano. Anche gli Elvensheers si nutrono dell’energia umana, ma di un altro genere: quella collegata alla paura e ai desideri più oscuri. L’odio tra le due razze divine fu ereditato dai loro discendenti umani, occidentali e orientali, kenreen e vizerath, in perpetuo conflitto.

Ecco l’incipit che lancia il lettore direttamente in questo mondo, riportandolo a rimembranze passate.

I principali protagonisti sono quindi i due schieramenti di Dei, Alasheers ed Elvensheers, bellissimi e terribili nella loro potenza, di cui i comuni mortali risultano essere per lo più degli schiavi ma per certi versi legati vicendevolmente da un laccio più forte di qualsiasi legame di sangue.

La storia inizia con gli umani abbandonati a loro stessi, perché gli Dei Alasheers sono entrati nei loro 100 anni di sonno e le “Lande di Kennar” non possono essere più protette dai troll e gli orchi che le infestano.

Le armate di Re Albion, mandate in Oriente per soffocare la ribellione dei Vizerath fa fatica a reprimere la loro forza. Tra i crociati troviamo Gabriel Huntermoon, che intende anche scoprire come mai il suo valoroso padre sia scomparso, oltre a cercare di evitare l’accusa infamante di alto tradimento, ignaro di essere al centro di  un complesso intrigo ordito dal Re.

Nel suo viaggio incontrerà Yasshira, una ragazza orientale dai poteri straordinari con la quale condivide un forte legame telepatico.

Nello svolgersi del romanzo, conosceremo altri misteriosi personaggi: Valisha Venmaliatus, figlia illegittima del conte Oren, che, maltrattata dal padre e dalla matrigna, cresce nel rancore e desidera le arti oscure delle sue antenate sacerdotesse; Rhiannon, una giovane apprendista maga che scopre con sconcerto di avere il potere di generare le fiamme e riuscire a dominarle e il suo maestro e saggio Hammerkunin la aiuterà nell’importante percorso di crescita.

Gli Dei ora reincarnati sotto forma umana, vedono ritornare i loro ricordi sotto forma di sogni insieme alla scoperta di un sentimento a loro sconosciuto: l’Amore.

 

Nonostante non sia un genere che sono abituata a leggere, questo romanzo ha subito catturato il mio interesse e attenzione e grazie ad uno stile scorrevole e ricco di dettagli sui personaggi, mi sono trovata catapultata in un’affascinante e misteriosa ambientazione medievale.

I dialoghi sono maneggiati con grande cura dall’autore e le scene di guerra sono descritte nei minimi dettagli, tali da sembrare di essere all’interno della battaglia.

Chi è amante di storie ben raccontate, non solo del fantasy o di narrazioni di extraterrestri, non potrà perdersi la lettura di questo romanzo molto interessante.