Ciao a tutti! Oggi
per la prima volta vi parlo di un libro che con mio grande dispiacere non mi è
piaciuto, sebbene sia stato scritto da una scrittrice che adoro: “La meraviglia degli anni imperfetti” di
Clara Sanchez. Non sono riuscita purtroppo a capire questo romanzo già a
cominciare dal titolo: a posteriori, non riesco proprio a trovare nessuna
"meraviglia" nel racconto del protagonista.
Ma partiamo dal principio. Clara Sanchez ci narra la storia in prima persona di un ragazzo di un quartiere residenziale madrileno, Fran, che ha come migliore amico sin dall'infanzia, Eduardo, che appartiene ad una famiglia molto abbiente e abita nel suo stesso quartiere. Il protagonista è figlio unico di due genitori molto egoisti: il padre è sempre assente per lavoro (ad un certo punto della storia decide di abbandonare definitivamente la famiglia) mentre la madre, dopo i primi tredici anni di vita di Fran, si disinteressa completamente di lui per dedicarsi inizialmente al suo personal trainer con cui intreccia una relazione e successivamente, quando la storia finisce, diventa cocainomane per noia. Fran è innamorato sin dall'elementari della sorella di Eduardo, Tania, ma quando quest'ultima annuncia il suo matrimonio con un ricco possidente messicano, di vent'anni più grande di lei, si rassegna abbastanza presto e comincia a dimenticarla. La vita di Fran procede in maniera modesta: dopo aver terminato le superiori abbandona gli studi e si dedica a lavori precari mentre l'amico Eduardo, entrato in affari con il cognato, diventa milionario. I due ragazzi quindi cominciano a vedersi sempre più raramente e l'ultima volta che si incontrano, Eduardo gli consegna una chiave da custodire promettendogli tremila euro; dopodichè sparisce nel nulla. Fran su richiesta della famiglia di Eduardo inizialmente cerca di capire che fine abbia fatto l'amico e soprattutto che cosa rappresenti la chiave che conserva. La trama comincia a prendere quindi una piega più misteriosa .. almeno dovrebbe. Sono un'amante dei libri della Sanchez, ma molto probabilmente con quest'ultimo romanzo non sono riuscita ad entrare in sintonia con la scrittrice; incredula anche della delusione che ho provato al termine del romanzo, ho guardato diverse interviste dell'autrice sulla sua ultima uscita, letto più volte le recensioni entusiastiche pubblicate in rete ma niente da fare, il pensiero alla fine è sempre stato lo stesso " tante belle parole che non riesco assolutamente a fare mie". Peccato, perchè lo stile è molto piacevole, ci sono anche spunti di riflessione sulla vita abbastanza interessanti ma il romanzo trabocca eccessivamente di divagazioni nella trama, e personaggi fini a se stessi. E' anche la prima volta che con questa scrittrice, a cinquanta pagine dalla fine, mi sia successo di non aver afferrato ancora il senso della storia. Spero che con il prossimo libro si rifaccia.
Ma partiamo dal principio. Clara Sanchez ci narra la storia in prima persona di un ragazzo di un quartiere residenziale madrileno, Fran, che ha come migliore amico sin dall'infanzia, Eduardo, che appartiene ad una famiglia molto abbiente e abita nel suo stesso quartiere. Il protagonista è figlio unico di due genitori molto egoisti: il padre è sempre assente per lavoro (ad un certo punto della storia decide di abbandonare definitivamente la famiglia) mentre la madre, dopo i primi tredici anni di vita di Fran, si disinteressa completamente di lui per dedicarsi inizialmente al suo personal trainer con cui intreccia una relazione e successivamente, quando la storia finisce, diventa cocainomane per noia. Fran è innamorato sin dall'elementari della sorella di Eduardo, Tania, ma quando quest'ultima annuncia il suo matrimonio con un ricco possidente messicano, di vent'anni più grande di lei, si rassegna abbastanza presto e comincia a dimenticarla. La vita di Fran procede in maniera modesta: dopo aver terminato le superiori abbandona gli studi e si dedica a lavori precari mentre l'amico Eduardo, entrato in affari con il cognato, diventa milionario. I due ragazzi quindi cominciano a vedersi sempre più raramente e l'ultima volta che si incontrano, Eduardo gli consegna una chiave da custodire promettendogli tremila euro; dopodichè sparisce nel nulla. Fran su richiesta della famiglia di Eduardo inizialmente cerca di capire che fine abbia fatto l'amico e soprattutto che cosa rappresenti la chiave che conserva. La trama comincia a prendere quindi una piega più misteriosa .. almeno dovrebbe. Sono un'amante dei libri della Sanchez, ma molto probabilmente con quest'ultimo romanzo non sono riuscita ad entrare in sintonia con la scrittrice; incredula anche della delusione che ho provato al termine del romanzo, ho guardato diverse interviste dell'autrice sulla sua ultima uscita, letto più volte le recensioni entusiastiche pubblicate in rete ma niente da fare, il pensiero alla fine è sempre stato lo stesso " tante belle parole che non riesco assolutamente a fare mie". Peccato, perchè lo stile è molto piacevole, ci sono anche spunti di riflessione sulla vita abbastanza interessanti ma il romanzo trabocca eccessivamente di divagazioni nella trama, e personaggi fini a se stessi. E' anche la prima volta che con questa scrittrice, a cinquanta pagine dalla fine, mi sia successo di non aver afferrato ancora il senso della storia. Spero che con il prossimo libro si rifaccia.
Alla prossima!
Nessun commento:
Posta un commento