sabato 6 febbraio 2016


Ciao a tutti! Eccomi con un libro dal sapore "d'altri tempi": "La notte ha cambiato rumore" di María Dueñas.
Sira Quiroga, l'io narrante del romanzo, vive nella Madrid degli anni Trenta, in una città sofferente che sta per avviarsi verso una sanguinosa guerra civile. La ragazza conduce una vita modesta in un quartiere popolare e lavora insieme alla madre in una sartoria di alta moda. All'inizio della storia sembrerebbe che la sua vita, nonostante i futuri tumulti cittadini, stia per per prendere una piega tranquilla grazie al matrimonio che comincia ad organizzare con il fidanzato Ignacio, per il quale " non provavo una passione sfrenata, ma un affetto intenso, e avevo la certezza che le mie giornate, al suo fianco sarebbero trascorse senza dispiaceri e senza contrasti, soffici come un cuscino."
Il suo mondo subisce però uno stravolgimento quando conosce un affascinante e carismatico imprenditore, per il quale butta all’aria lavoro e futuro matrimonio.
Per amore suo si trasferisce addirittura in Marocco, a Tangeri, convinta dal suo  nuovo amore ad avviare una nuova attività imprenditoriale. 
Qui però si ritroverà sola, abbandonata e piena di debiti. Raggiungerà il Protettorato spagnolo di Tetuan e per sopravvivere e far fronte ai debiti, aprirà un atelier di alta moda che le permetterà  di acquistare un’ottima reputazione tra le signore più abbienti.
Improvvisamente si troverà coinvolta in qualcosa di più grande di lei, un intrigo internazionale,  e la sua figura diventerà un’importante punto di riferimento per sondare i segreti nazisti.
Si costruirà una nuova immagine, entrerà a far parte di un mondo, la cui soglia mai si sarebbe sognata di varcare, quello dello sfarzo e il lusso, e il suo destino si intreccerà con quello di altre persone, alcune realmente esistite, che influenzeranno notevolmente le sue azioni.

Questo è un romanzo che ha il sapore del più classico dei feuilleton, con uno stile scorrevole che fa un uso equilibrato di lunghe frasi piene di aggettivi e immagini che avvolgono dolcemente il lettore.  L’autrice è riuscita a descrivere perfettamente il periodo storico denotando un suo lungo e intenso studio.
In questa storia il romanzo storico, d’avventura, d’amore e il mistery si mescolano con sapienza, senza permettere, nemmeno al termine della lettura, di catagolarlo con sufficiente certezza in almeno uno questi generi.
Stupendo il pensiero espresso in uno dei capitoli finali che fa riflettere sui meccanismi della Storia: “Forse era questo il nostro destino, perché quello che è stato di noi non compare da nessuna parte. Forse non siamo neanche mai esistiti. O forse sì, ma nessuno si è mai accorto della nostra presenza. In fin dei conti, siamo sempre stati ai margini della storia, attivamente invisibili in quel tempo vissuto tra le cuciture.
Alla prossima!

Nessun commento:

Posta un commento