Ciao a tutti! Eccomi con un libro dal sapore "d'altri tempi": "La notte ha cambiato rumore" di María Dueñas.
Sira
Quiroga, l'io narrante del romanzo, vive nella Madrid degli anni Trenta, in una città sofferente che sta
per avviarsi verso una sanguinosa guerra civile. La ragazza conduce una vita modesta in un quartiere popolare e lavora insieme alla
madre in una sartoria di alta moda. All'inizio della storia sembrerebbe che la sua vita, nonostante i
futuri tumulti cittadini, stia per per prendere una piega tranquilla grazie al
matrimonio che comincia ad organizzare con il fidanzato Ignacio, per il quale " non provavo una passione sfrenata, ma un affetto intenso, e avevo la certezza che le mie giornate, al suo fianco sarebbero trascorse senza dispiaceri e senza contrasti, soffici come un cuscino."
Il
suo mondo subisce però uno stravolgimento quando conosce un affascinante e
carismatico imprenditore, per il quale butta all’aria lavoro e futuro
matrimonio.
Per
amore suo si trasferisce addirittura in Marocco, a Tangeri, convinta dal
suo nuovo amore ad avviare una nuova attività imprenditoriale.
Qui
però si ritroverà sola, abbandonata e piena di debiti. Raggiungerà il
Protettorato spagnolo di Tetuan e per sopravvivere e far fronte ai debiti,
aprirà un atelier di alta moda che le permetterà di acquistare
un’ottima reputazione tra le signore più abbienti.
Improvvisamente
si troverà coinvolta in qualcosa di più grande di lei, un intrigo
internazionale, e la sua figura diventerà un’importante punto di
riferimento per sondare i segreti nazisti.
Si
costruirà una nuova immagine, entrerà a far parte di un mondo, la cui soglia
mai si sarebbe sognata di varcare, quello dello sfarzo e il lusso, e il suo
destino si intreccerà con quello di altre persone, alcune realmente esistite, che influenzeranno
notevolmente le sue azioni.
Questo
è un romanzo che ha il sapore del più classico dei feuilleton, con uno stile
scorrevole che fa un uso equilibrato di lunghe frasi piene di
aggettivi e immagini che avvolgono dolcemente il lettore. L’autrice è riuscita a descrivere perfettamente il periodo storico denotando un suo lungo e intenso studio.
In
questa storia il romanzo storico, d’avventura, d’amore e il mistery si
mescolano con sapienza, senza permettere, nemmeno al termine della lettura, di
catagolarlo con sufficiente certezza in almeno uno questi generi.
Stupendo
il pensiero espresso in uno dei capitoli finali che fa riflettere sui
meccanismi della Storia: “Forse era questo il nostro destino, perché quello
che è stato di noi non compare da nessuna parte. Forse non siamo neanche mai
esistiti. O forse sì, ma nessuno si è mai accorto della nostra presenza. In fin
dei conti, siamo sempre stati ai margini della storia, attivamente invisibili
in quel tempo vissuto tra le cuciture.”
Alla prossima!
Alla prossima!
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